INDIGNAMOCI 15 OTTOBRE TUTTE/I A ROMA

Posted: Settembre 22nd, 2011 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su INDIGNAMOCI 15 OTTOBRE TUTTE/I A ROMA


CITTA’ E PARTECIPAZIONE

Posted: Settembre 21st, 2011 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su CITTA’ E PARTECIPAZIONE

Viviamo in tempi alquanto strani se non ce ne fossimo già accorti. Tempi in cui la popolazione si dovrebbe chiedere se e quanto ancora possa essere definita sovrana, siamo gli spettatori di un periodo storico nel quale il legame tra chi rappresenta e chi, invece, è rappresentato non solo si va distanziando, ma tende ad assottigliarsi, prefigurando la sua scomparsa. Il filo conduttore, la delega politica, intrecciato e stretto con i governanti da parte del popolo è costantemente in tensione, pronto a spezzarsi a causa dei primi che infrangono costantemente il legame di fiducia che li stringe ai propri elettori. Al di fuori del processo elettorale il ruolo del popolo è meramente passivo nelle democrazie della delega. Per comprendere i meccanismi della politica ci basta richiamare la logica economica mondo capitalistica; nella quale per ottenere A bisogna fare e dire NON-A. Tale logica sembra poter sussumere il processo politico più di ogni altra, a partire dai contesti globali fino a raggiungere quelli locali. Se l’economia globalizzata, infatti, per ottenere nuovi posti di lavoro ne sopprime altri dove i costi risultano maggiori, allo stesso modo molti esponenti di partiti per ottenere una cosa ne dichiarano un’altra. Quando parliamo di politica però il congegno si fa più complesso e sfumato; non solo si dichiara NON-A per ottenere A, infrangendo così il legame politico con il rappresentato, ma si maschera il proprio operato con iniziative di facciata volte a legittimare le proprie scelte. In questo modo si raggiunge l’obiettivo, mostrando solo ciò che appare in superficie, celando la logica da cui si viene guidati. Una negazione della negazione in sostanza. D’altronde “l’arte” di molti politici sembra proprio quella di far coincidere il volere dei potentati economici con un vago concetto di “interesse generale”, difficilmente afferrabile.

Certamente anche il contesto locale non sfugge a queste dinamiche.

Un’amministrazione che dichiaratamente si pone di voler accrescere le politiche partecipative nel proprio territorio, che si dà l’obiettivo della diffusione dei propri poteri verso il basso, in realtà opera in maniera diametralmente opposta. Ad una primavera nella quale sono stati sventolati i Consigli di Quartiere come nuovo organo della democrazia partecipativa, è seguita un’estate caratterizzata da una gestione territoriale fatta di un potere imposto dall’alto. Un potere sordo alle istanze, alle richieste e alle proposte dei propri cittadini e portatore di logiche di partito, che si dimostrano sempre più guidate da potentati locali o interessi individuali. Non possiamo di certo illuderci che sia stata colpa del caldo intenso se si è detta una cosa e se ne è fatta un’altra. Il formidabile “colpo di genio” di voler costruire una casa di riposo ex-novo da affidare ai privati, sottraendo terreni didattici all’istituto Vivarelli e la scelta insidancabile dello spazio in cui edificare la nuova caserma di polizia, sacrificando l’attuale pista di pattinaggio, sono parte dello stesso modo di fare politica. Sono la faccia reale di una classe che si finge interlocutrice, ma che resta chiusa in sé stessa. E’ l’ambivalenza di Giano, divinità romana dalle due facce che guarda caso dà il nome al fiume della nostra città, per anni discarica abusiva legalizzata per le industrie nonostante la “spiccata” sensibilità ambientale della giunta. Gli esempi precedenti delineano un quadro fatto di decisioni prese dall’alto e dal sistematico rifiuto di ascoltare chi ne basso è costretto a restare. Decisioni che non solo risultano imposte ed antipopolari, ma che si manifestano nella loro assoluta divergenza dall’idea (reale) di interesse collettivo, della quale la politica si dovrebbe fare portavoce. Sono scelte inefficienti ed antieconomiche, nel senso che alle costruzioni ex-novo si dovrebbe preferire il recupero dell’immenso patrimonio sfitto ed inesorabilmente inutilizzato, dal quale siamo circondati (tanto pubblico quanto privato). Inoltre, nonostante l’accordo di project-financing, che risulta essere un connubio alquanto criticabile tra pubblico e privato, per la realizzazione di tali opere verrà anche pescato direttamente dalle tasche dei cittadini. Radere al suolo l’attuale pista di pattinaggio per edificare al suo posto la caserma e ricostruire un’altra pista dall’altra parte della città è insensato ed antieconomico per gli abitanti stessi della città, dato che gran parte dell’opera sarà finanziata da soldi pubblici: i nostri soldi.

Una città oggi deve riscoprire il senso del luogo, deve tornare ad essere lo spazio pubblico in cui, per dirla con Tasso, gli uomini e le cose si radunano per vivere felicemente. Il territorio è stato svenduto e mercificato ai privati, alle mafie, agli speculatori attraverso scelte avide e miopi nel lungo periodo. La città deve riappropriarsi del suo senso, deve essere una costruzione collettiva che faccia della partecipazione, della lotta alla cementificazione, della tutela ambientale e della rivalorizzazione sociale dei luoghi i suoi cavalli di battaglia. C’è necessità di ampliare e diffondere i meccanismi di governance cittadina e di far respirare un tessuto urbano, sempre più soffocato dalla speculazione edilizia, attraverso le pratiche del riutilizzo e della riqualificazione. Se un numero crescente di persone, agli albori del prevalere della sovranità economica su quella statale, si sente lontana dai suoi amministratori è solo perché questi non sono in grado di rappresentarle. Sono il frutto marcio di un “fare” approssimativo che non pensa in maniera collettiva, lontano dalle esigenze reali della comunità e preoccupato a garantirsi il futuro mandato, ammiccando come sempre ai potenti.

Centro Sociale Autogestito Fabbri


RIBELLI E MONTAGNE

Posted: Agosto 31st, 2011 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su RIBELLI E MONTAGNE

appuntamenti tra memoria, natura e ribellione

Le montagne da sempre rappresentano il luogo prediletto per chi è oppresso, per chi deve resistere. Già nel medioevo le montagne erano un rifugio sicuro per gli eretici e vagabondi, nel risorgimento divennero le roccaforti dei briganti nel sud Italia e durante la resistenza furono il luogo in cui si costituirono e combatterono le bande partigiane. Arrivando ai giorni d’oggi parlare di ribelli e montagna vuol dire parlare di No Tav, una comunità che combatte per difendere la sua terra e il suo futuro.
All’insegna del binomio ribelli/montagne, come CSA Fabbri presentiamo quest’iniziativa con l’intenzione di vivere alcune giornate di comunità in contatto con la natura, senza però tralasciare la memoria che quei luoghi che visiteremo portano dentro di sè e senza distogliere lo sguardo da quello che succede in questo momento in altre montagne, abbastanza lontane geograficamente dalle nostre, ma molto vicine idealmente perchè ormai tutti ci sentiamo un po’ valsusini.

PROGRAMMA

I SENTIERI DELLA RESISTENZA
sab 10/9/2011 – 14.30

Braccano (Matelica)

Passeggiata lungo strade e luoghi partigiani.
Raduno presso il monumento che ricorda l’Eccidio di Braccano del 24 Marzo 1944. Breve narrazione del tragico episodio dove furono barbaramente uccisi 6 partigiani del Gruppo “Roti”, tra cui il parroco di Braccano Don Enrico Pocognoni.

ore 15.00 – Partenza con le auto per l’Abbazia di Roti

ore 15.15 – Si lasciano le auto e ci si incammina verso l’Abbazia di Roti

ore 17.30 – Arrivo al Monumento del Capitano Salvatore Valerio,morto durante la battaglia di Roti/Valdiola/Chigiano del 24 e 25 marzo 1944 tra le formazioni partigiane del San Vicino e le milizie nazifasciste

Al termine si ritornerà alle auto ripercorrendo il sentiero all’inverso.

Si consiglia di indossare scarponi da montagna e portarsi un impermeabile in caso di pioggia improvvisa.

In caso di mal tempo l’iniziativa sarà rimandata.

IN COLLABORAZIONE CON ANPI 24 MARZO DI MATELICA

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DENTRO LA MONTAGNA
dom 18/9/2011 – 9.00
San vittore di Genga

Uscita speleologica in grotta.
Raduno avanti al bar del paese. L’iniziativa durerà l’intera giornata.
I posti sono limitati, pertanto L’ISCRIZIONE E’ OBBLIGATORIA (3923062174).
L’uscita è gratuita ma è necessario sottoscrivere un’assicurazione di 15 euro.
Prenotazioni entro giovedì 15 settembre.

Portarsi scarponi, tuta intera (tipo tuta da meccanico) o in alternativa pantaloni lunghi e impermeabile o k-way, il resto dell’attrezzatura verrà fornita.

IN COLLABORAZIONE CON IL CAI DI FABRIANO

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RESISTENZA NO TAV
giov 22/9/2011 – 19.00
CSA Fabbri – Fabriano

Narrazione di una lotta ventennale. La storia di una comunità che resiste alle scelte imposte dall’alto, divenuta negli anni simbolo di autodeterminazione e democrazia diretta.

Reading di brani tratti dall’e-book #nervisaldi.

Proiezione del documentario sulla giornata del 3 luglio “I peccati della Maddalena” – durata 20′

Aperitivo/cena montanaro con prodotti locali.

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info e prenotazioni: 3923062174 – pesareseska@hotmail.it

CSA FABBRI – loc. Ca’ Maiano 70c – Fabriano (AN)


Domenica 28 agosto IV pulizia dei Monticelli

Posted: Agosto 24th, 2011 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Domenica 28 agosto IV pulizia dei Monticelli

Domenica 28 agosto il CSA Fabbri invita tutti/e a partecipare alla IV Pulizia dei Monticelli, appuntamento ore 16 davanti al campo di bocce, a seguire merenda sociale offerta dal Fabbri.

Vogliamo ripetere ancora una volta questa iniziativa per continuare l’opera di sensibilizzazione verso la salvaguardia dei beni comuni.
Puliremo la spianata, classica meta di molti fabrianesi, ma molto spesso trascurata.

Forniremo a tutti i partecipanti il materiale per la raccolta:
guanti, sacchi, bastoni per raccogliere la spazzatura ecc…


Video R.I.P.Arte Festival 2011 – IV Edizione

Posted: Luglio 22nd, 2011 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Video R.I.P.Arte Festival 2011 – IV Edizione


Dalla Val Susa alle Marche, in difesa dei beni comuni.

Posted: Luglio 7th, 2011 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Dalla Val Susa alle Marche, in difesa dei beni comuni.

 

Appena tornati dalla grande giornata di lotta in Val Susa non c’è nemmeno il tempo di riposare un po’ le gambe, stanche per i molti chilometri percorsi, che bisogna rituffarsi subito in un’altra ”battaglia”, quella per il NO al rigassificatore che dovrebbe essere costruito davanti le coste di Falconara. Questa lotta, territorialmente molto distante da quella No Tav, parla però lo stesso linguaggio, il linguaggio dei beni comuni, lo stesso che ha portato alla straordinaria vittoria dei si al referendum, e che ci racconta di sviluppo sostenibile e partecipazione, di autodeterminazione delle popolazioni locali e salvaguardia del territorio. Eravamo più di 400 questa mattina ( 6 luglio ) davanti al consiglio regionale per esprimere le nostre preoccupazioni per un progetto che porta solo devastazione e, a differenza di come hanno meschinamente provato a far credere, non porta assolutamente lavoro. Abbiamo trovato un consiglio regionale blindato, non disposto né ad ascoltarci né tanto meno a farci seguire la seduta. Gran parte dei manifestanti ha rifiutato il divieto di poter assistere alla discussione, ha aggirato il blocco imposto dalla polizia ed è riuscita ad entrare. Dentro i discorsi sembravano tutti uguali, tutti a dire che si tratta di un opera rischiosa e dannosa ma che bisogna comunque farla. Pd e Pdl sembravano recitare lo stesso copione, per non parlare della lega nord, con il suo solito carico di becerume in più. La risposta dei comitati è stata un esplosione di indignazione: urla, cori, monete e banconote tirate ai consiglieri, e una sensazione lampante di non sentirsi più rappresentati da quello che ormai, nelle Marche come in Val Susa, all’Aquila come a Chiaiano, è il partito unico delle lobby e del malaffare. Alla fine il consiglio regionale, nonostante le contestazioni, ha detto si alla costruzione del rigassificatore Api, ma possono starne certi i ”lor signori” con la poltrona sotto il culo che il popolo dei beni comuni non si arrende. Per quanto ci riguarda continuiamo a guardare ed imparare dalle lontane valli piemontesi, abbiamo perso una battaglia ma la guerra è ancora lunga.

Centro Sociale Autogestito Fabbri


Ancona – No Rigassificatore assedio alla regione, interrotto il consiglio

Posted: Luglio 7th, 2011 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Ancona – No Rigassificatore assedio alla regione, interrotto il consiglio

In un’aula di consiglio regionale blindata la giunta di centro sinistra delle Marche ha inscenato una seduta farsa intenzionata a dare il via libera all’impianto di rigassificazione dell’API, un impianto pericolosissimo per l’ambiente e la salute,  posto a soli 16 Km dalla Raffineria Api e a soli 13 Km dal porto di Ancona.

Oltre cinquecento persone sono arrivate da tutta la regione per prender parte al presidio convocato dal Coordinamento No Rigassificatori. E’ stato chiaro fin da subito che l’intenzione della Regione era quella di impedire il dissenso all’interno dell’assemblea: una gravissima limitazione della libertà di espressione che i manifestanti non hanno accettato. Così mentre solo a pochi veniva concesso di entrare, la maggior parte dei manifestanti, costretta all’esterno, ha aggirato il blocco imposto dalla polizia, rifiutando l’inaccettabile divieto di poter assistere alla discussione.

Momenti di forte tensione quando gli agenti hanno tentato di fermare gli attivisti, bloccando dall’interno la porta di accesso.

Iniziano i lavori del consiglio regionale, ma vengono ripetutamente interrotti da parte dei manifestanti: prima dalla pressione degli attivisti bloccati e dei presenti in aula che richiedono ed ottengono il libero accesso all’aula; poi dall’ingresso dei rappresentanti della Fiom Fincantieri che stanchi di essere strumentalizzati dal Governatore Spacca hanno chiesto garanzie sul lavoro, rispetto dell’ambiente e un’alternativa a un modello di sviluppo insostenibile per il territorio.

Noncurante di ciò, l’assemblea ha tentato di proseguire con la relazione all’aula del presidente Spacca: una pioggia di banconote raffiguranti il cavallo dell’API è caduta sulle teste dei consiglieri regionali, al culmine di una contestazione crescente che ha completamente sovrastato le parole del governatore costringendo all’interruzione dei lavori.

Dopo un’ora e mezzo di sospensione un’assemblea ormai completamente delegittimata ha comunque dato l’assenso alla costruzione del rigassificatore tra assordanti proteste, decine di bandiere No Centrali Api e No Tav.

La costruzione del rigassificatore è una vergognosa operazione finanziaria, slegata dal fabbisogno energetico del territorio, ma volta solamente ad acquisire una posizione dominante sul mercato del gas. A questo banchetto parteciperà anche la Regione Marche con una quota del 30%, sacrificando sia un territorio stanco di essere asservito alle multinazionali dell’energia, sia i lavoratori stessi della raffineria che – con la graduale dismissione della raffinazione – non saranno necessari per il funzionamento del nuovo impianto.

Con l’approvazione del progetto del rigassificatore è stata scritta una pagina nera nella vita democratica della nostra regione. Una decisione che segna la completa esautorazione e sottomissione della politica agli interessi privati di pochi e sancisce la distanza ormai incolmabile tra i bisogni di un territorio e istituzioni ormai incapaci di rappresentarlo.

Ma quella di oggi è stata anche una straordinaria giornata di mobilitazione, dove la grande partecipazione e la determinazione dei cittadini sta a dimostrare come l’esito di questa vicenda non si concluderà con questo voto farsa.

Sta a dimostrare che la battaglia per i beni comuni, dalla Val Susa alle Marche, non è finita.

Sta a dimostrare come le popolazioni non accettino oltre decisioni calate sopra le loro teste, ma desiderino riappropriarsi del diritto a scegliere sul futuro del proprio territorio.

“Perchè il tempo delle imposizioni autoritarie è finito, la democrazia ce la riprendiamo dal basso”

Centri Sociali delle Marche

Ambasciata dei Diritti

Associazione Ya Basta!


Le altre foto e la cronaca della giornata  su GlobalProject.info


Pullman dalle Marche per la ValSusa

Posted: Giugno 30th, 2011 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Pullman dalle Marche per la ValSusa

In difesa dei beni comuni. No Tav! No rigassificatori!

I movimenti per l’acqua e contro il nucleare che hanno vinto la campagna referendaria continuano a battersi per difendere l’ambiente e il territorio come beni comuni. Contro l’impatto di progetti infrastrutturali inutili e devastanti, la Tav in Val Susa come i rigassificatori nelle Marche.

Raccogliamo l’appello dalla Valle che Resiste e non si arrende

Val di Susa – Domenica 3 luglio

Manifestazione nazionale No Tav

La rete dei Centri Sociali organizza la partecipazione dalle Marche.

Partenza in autobus nella notte di sabato 2 luglio

Per informazioni e prenotazioni:

email info@glomeda.org email Fabriano: collettivofabriano@libero.it

Ancona – tel 339/8102187

Falconara – tel 349/0093960

Senigallia – tel 333/1295984

Fabriano – tel 392/3062174

Jesi – tel 347/6018652

Macerata – tel 328/6505665

Civitanova Marche – tel 327/8555147

Urbino – tel 331/8207855

Pergola – tel 393/9120418


IL 12 E 13 GIUGNO VOTATE 2 SI PER L’ACQUA PUBBLICA

Posted: Maggio 22nd, 2011 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su IL 12 E 13 GIUGNO VOTATE 2 SI PER L’ACQUA PUBBLICA

Ieri a Fabriano,  nel corso del Festival Poiesis, azione del Centro Sociale Autogestito Fabbri in vista dei referendum del 12 e 13 giugno. Durante il concerto dei Sud Sound System è stato aperto un mega striscione con scritto “2 SI PER L’ACQUA BENE COMUNE” e contemporaneamente è stato fatto un volantinaggio per promuovere i referendum.

 

IL 12 E 13 GIUGNO VOTATE 2 SI PER L’ACQUA PUBBLICA

-PERCHE’ L’ACQUA E’ UN BENE COMUNE
-PERCHE’ L’ACQUA E’ UN DIRITTO, NON UNA MERCE
-PERCHE’ L’ACQUA NON DIVENTI UN PRIVILEGIO PER POCHI
-PERCHE’ ABBIAMO IL DIRITTO DI SCEGLIERE
-PERCHE’ SENZA ACQUA SI MUORE

PERCHE’ SI SCRIVE ACQUA, MA SI LEGGE DEMOCRAZIA

STOP ALLE PRIVATIZZAZIONI

 


R.I.P.ARTE FESTIVAL IV EDIZIONE 10.11.12 GIUGNO 2011

Posted: Maggio 19th, 2011 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su R.I.P.ARTE FESTIVAL IV EDIZIONE 10.11.12 GIUGNO 2011

IL C.S.A FABBRI PRESENTA:

R.I.P.ARTE FESTIVAL IV EDIZIONE 10.11.12 GIUGNO 2011 – FABRIANO (AN)


ARTE E COMUNE, LO SPAZIO E IL TEMPO DI R.I.P.ARTE

Il compito attuale dell’arte è di introdurre caos nell’ordine.
Theodor Adorno


…Arte e “comune” sono paradigmi di uno stesso sentire perché la loro intersezione può essere facilmente descritta da una relazione biunivoca: arte come comune e il comune nell’arte.
Il primo termine della relazione nasce dalla nostra consapevolezza che il patrimonio artistico è in sé fondamentalmente comune in quanto è bene collettivo, da preservare e tutelare, che vive e si manifesta all’osservatore a prescindere da qualunque concetto di proprietà, sia pubblica che privata. Il senso del bello corre attraverso le ere, plasmando e mutando se stesso ed entrando nelle soggettività che lo declinano e gli danno forma. Questa molteplicità, ricchezza ed eterogeneità di forme prodotte, diviene immediatamente “bene comune” solo se scissa dal concetto di lucro, di appartenenza e di proprietà oltre che dalla narcisistica autocontemplazione. La libera fruizione dell’arte permette di scambiare, rielaborare in autonomia, creare e condividere il senso del bello, fare nostro – in modo empatico e non canonico – il lungo cammino di liberazione artistica dell’animo umano.
Il secondo termine della relazione è invece inerente all’atto creativo. La produzione immateriale è per sua natura illimitata, vive in un inframezzo tra il sogno e la realtà, non è mediata nella sua creazione ma immediata ed autonoma. Il libero flusso della creatività rompe tutte le barriere e gli steccati, come una tempesta di sabbia non conosce limiti o confini ma soprattutto ci permette di sperimentare un atto liberatorio, un caos che spezza le catene delle convenzioni. Il “comune” nell’arte è riscontrabile non esclusivamente nelle varie declinazioni delle forme prodotte, ma soprattutto negli atti generatori a monte, che ci parlano di indipendenza e autonomia. Questi lampi di energia non servono esclusivamente al diletto e al piacere ma ciò a cui daranno vita sarà una vera e propria modifica dell’esistente, un atto rivoluzionario.
Da queste considerazioni nasce e si sviluppa l’edizione di quest’anno del R.I.P.Arte festival. Il nostro territorio è stato per molto tempo caratterizzato da spazi di vita recintati: la compressione della socialità e della libera cultura, a favore della dilatazione dei tempi di lavoro e di fabbrica, non ha permesso la creazione di momenti di confronto e di produzione artistica, e per noi, innanzitutto, R.I.P.Arte ha uno scopo di ribellione. Riteniamo infatti che il fare artistico non debba essere mutuato né dai potenti né dai presunti mecenati, come quasi sempre avviene a Fabriano. Il terreno su cui vogliamo impostare la nostra ribellione, il nostro urlo dal sottosuolo, è “il comune”. Lo spazio e il tempo di R.I.P.Arte sono quindi liberati e deistituzionalizzati, sono a disposizione di tutti ma non sono di nessuno perché fuori della logica della proprietà e di qualunque copyright. L’Arte è un atto di ribellione che ci deve narrare di sogni,di indipendenza,di libertà e di autonomia.

 

 

PROGRAMMA

 

Venerdì 10

ore 18 – Loggiato S. Francesco
Inaugurazione mostra / Conferenza Stampa

ore 21,30 – Giardini del Poio
UR.L.O, Urbino Laptop Orchestra (Accademia delle Belle Arti di Urbino)
Tavola rotonda “Arte e beni comuni”

Sabato 11

ore 10 – Loggiato S. Francesco
Apertura mostre

ore 15 – Via Artistide Merloni
WALL PASSION, Performance di graffiti e street art
Smoking Minds Ten Years
BLU – DEM – ERICAILCANE – ELEURO – LEMEH 42 – MOSONE

ore 24 – CSA Fabbri
ELECTRO RIOT (electro/tekno/breakbeat) con:
Beat Pusher, Torino/Milano
Get Electrified, Firenze
Fat Bitch, Marche

 

Domenica 12

ore 10 – Loggiato S. Francesco
Apertura mostre

ore 15,30 – Piazza del Comune
Laboratorio per bamabini con Giulia Sagramola

ore 18 – Ridotto del Gentile
“Ecco la storia” Spettacolo teatrale
Laboratorio autogestito “Inizio Tassativo”, Bologna


Mostre personali:


RISTORANTE BAR AL VENTISEI – MURDO – pittura
CORTILE PINACOTECA – ALESSANDRO BOOKA E BETTIES KLER – illustrazioni tattoo

CORTILE PINACOTECA– KAYA & CIRO’S Rgb Crew
MUSEO DELLA CARTA – USOMANO – esposizione sulle autoproduzioni in carta
STANZA ANTISTANTE ORATORIO DELLA CARITA’ – SILVIA “LA Q” MATTEINI – fotografia


Durante la tre giorni sarà possibile visitare gratuitamente il Museo della Carta e della Filigrana e la Pinacoteca Comunale

AUTOPRODUZIONI
Saranno allestiti banchetti di autoproduzioni (fumetti, fanzine, musica, oggettistica) lungo il Loggiato S. Francesco.

Per info contattare: ripartefestival@autoproduzioni.net

http://ripartefestival.altervista.org/

http://csafabbri.noblogs.org/