FUORI I FASCISTI DAL 25 APRILE

Posted: Aprile 27th, 2011 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su FUORI I FASCISTI DAL 25 APRILE

Oggi è il giorno della liberazione dal nazifascismo, da una dittatura tremenda che per vent’anni ci ha trascinati nell’oblio.
Sono anni che partecipiamo in prima linea alla commemorazione cittadina della Liberazione; siamo convinti che celebrare questa data, riflettere e ricordare gli avvenimenti accaduti, siano elementi fondamentali che caratterizzano il nostro essere testimoni dell’antifascismo.
Ma tutto ciò, per quanto importante, non è sufficiente.
L’antifascismo non vive solo negli eventi commemorativi, ma attraversa nella quotidianità le nostre giornate. Oggi è un esempio lampante: per il terzo anno consecutivo, nonostante le numerose contestazioni passate, il senatore del PDL Francesco Casoli, invitato in via istituzionale dal sindaco, parlerà ancora sotto la statua del partigiano. Non c’è una “questione istituzionale” che possa giustificare tutto ciò. Egli rappresenta un partito che promuove la cultura del revisionismo storico, che ha al suo interno parlamentari che sostengono scandalose proposte di legge come quella che vuole equiparare i repubblichini ai partigiani, senatori che propongono di togliere il reato di apologia di fascismo. Inoltre non condividiamo la scelta unilaterale del Sindaco di estromettere l’ ANPI dall’organizzazione di questa giornata, considerandolo un mero spettatore e non il  punto di riferimento dell’antifascismo fabrianese che questi rappresenta. Tutto ciò fa indignare, ma indignarsi non basta.
Per noi oggi resistere significa fare una scelta consapevole. Invitiamo tutti a
DISSOCIARSI da un 25 aprile impoverito dei suoi valori fondamentali e ridotto ad una semplice e triste passerella.
Riappropriamoci della nostra resistenza. Adesso.

C.S.A. Fabbri

FABRIANO ANTIFASCISTA


PROGRAMMA 25 APRILE 2011

Posted: Aprile 16th, 2011 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su PROGRAMMA 25 APRILE 2011

CORTEO ANTIFASCISTA PER COMMEMORARE IL 66° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE DAL NAZI-FASCISMO
CONCENTAMENTO ALLE ORE 9 PIAZZALE XX SETTEMBRE (davanti la Stazione FS)


Dopo il corteo, come consuetudine, pranzo resistente al CSA Fabbri.
Per prenotazioni email: collettivofabriano@libero.it tel: 3930227238

MENU’:
ANTIPASTO
fave
formaggio
affettati misti
frittata “partigiana” (con asparagi selvatici e mentuccia)
PRIMO
penne con pomodoro e funghi
SECONDO
grande grigliata mista
insalata
DOLCE
FRUTTA
CAFFE’ e VINO

GRIGLIATA VEGETARIANA SU RICHIESTA

 

ANPI FABRIANO PRESENTA…PROGRAMMA POMERIGGIO:

ore 17.30: “ZONE TEMPORANEAMENTE RESISTENTI” spettacolo a cura del “Teatro del Bagatto”

ore 18.30: MARCO SONAGLIA IN CONCERTO

ore 20.30: OBELISCO NERO (klezmer-balkan)

ore 22.30: PENG PENG FAMILY DJ SET

Gli spettacoli si svolgeranno presso i Giardini del Poio


CIAO VIK

Posted: Aprile 15th, 2011 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su CIAO VIK

15-04-2011

Vittorio Arrigoni è morto. E’ caduto un altro martire palestinese.

In seguito al massacro nella Striscia di Gaza con l’operazione Piombo Fuso nel dicembre’08/gennaio’09, lo avevamo ospitato a dicembre 2009 a Ascoli, Pesaro, Jesi e Ancona, per la presentazione del suo libro “restiamo umani”. Vittorio ci aveva raccontato il grido di dolore di Gaza, la voglia di resistere, di vivere nonostante l’assedio disumano e criminale imposto da Israele, e ci aveva presentato il convoglio di solidarietà internazionale che a ottobre ha rotto l’assedio di Gaza per portare aiuti umanitari. Proprio con quella grande Carovana era riuscito a rientrare nella sua Gaza.

La testimonianza di Vittorio resterà indelebile nelle nostre coscienze, e non può che riaffermare il valore universale della solidarietà tra tutti i popoli, la lotta senza frontiere a fianco dei popoli oppressi, contro l’ingiustizia ovunque venga commessa. Vittorio è sempre stato gentile, disponibile e attento alla situazione del porto di Ancona e dei respingimenti delle persone che arrivano dai paesi in guerra nel porto dorico per cercare di entrare in Europa.

Vittorio è stato al nostro fianco anche lo scorso 20 giugno ad Ancona per la campagna “Welcome indietro non si torna” dove abbiamo ospitato Abu Khousa, Presidente del Palestinian Medical Relief nella Strisica di Gaza.

Ora spetta a noi, attivisti, uomini e donne di coscienza da anni al fianco del popolo palestinese nella lotta di liberazione, raccogliere il testimone lì dove è caduto e portare avanti la sua eredità umana e morale, con la determinazione di sempre.

Perché non ci sarà pace, perché non avremo pace, fino a quando non ci sarà giustizia per il popolo palestinese.

Addio Vittorio.

“Io non credo nei confini nelle barriere, nelle bandiere. Credo che apparteniamo tutti, indipendentemente dalle latitudini e dalle longitudini, alla stessa famiglia che è la famiglia umana” V. Arrigoni

Campagna Palestina Solidarietà Marche

Ambasciata dei Diritti

Il blog di Vittorio Arrigoni

QUESTA SERA ALLE 18,30 PRESIDIO IN PIAZZA ROMA AD ANCONA


Mini diario della carovana

Posted: Aprile 13th, 2011 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Mini diario della carovana

Breve resoconto delle due compagne del Fabbri che hanno partecipato alla carovana

12/04/2011

Di ritorno da Tunisi,  con la Carovana Uniti per la libertà, ci sembra doveroso scrivere due parole sulla nostra esperienza. Il progetto che ci ha visti protagonisti è nato dall’incontro con Jamel, tunisino che ha vissuto a Jesi e ha fatto parte dell’Ambasciata dei Diritti. La Carovana è stata organizzata e promossa dall’Ambasciata dei Diritti Marche, Ya Basta Marche e i Centri Sociali delle Marche, ed ha visto protagoniste circa 60 persone provenienti da tutta Italia, militanti dei centri sociali, associazioni, collettivi ecc… Grazie all’incontro con i volontari tunisini dell’Associazione Benevoles Sans Frontieres è stato possibile portare al campo profughi di Ras Jadir, un campo a non più di 100 km da Tripoli, un tir pieno di medicinali, strumentazione medica e beni di prima necessita. E’ molto importante ricordare che i campi sono nati grazie a gruppi spontanei di studenti, docenti, lavoratori, medici e avvocati che si sono auto-organizzati per far fronte all’emergenza umanitaria, realtà non governative che nascono dallo stesso tessuto sociale che è stato protagonista della rivolta; solo in un secondo momento sono arrivati gli aiuti “esterni”.

Abbiamo deciso di schierarci con chi lotta per la libertà contro ogni dittatura, sia essa imposta dall’interno o dall’esterno, sia essa esercitata con le armi o con il potere economico e finanziario, significhi azione concreta, costruzione di relazioni dirette con le sperimentazioni nate dalle rivolte che hanno rivendicato libertà, democrazia, futuro.

 

L’incontro con l’associazione tunisina è avvenuto venerdì 8 aprile nella capitale Tunisi. Appena arrivati, abbiamo tenuto una conferenza stampa, che si è subito trasformata in un’assemblea molto partecipata dove, oltre al progetto della Carovana Uniti per la libertà, sono state affrontate molte tematiche interessanti come la questione di Lampedusa e delle migliaia di migranti che ogni giorno arrivano sulle nostre coste. Nei giorni in Tunisia abbiamo incontrato ed interagito con studenti, sindacalisti e lavoratori i protagonisti della “ rivoluzione dei gelsomini” che ha interessato il paese nei mesi scorsi. La situazione in Tunisia è ancora adesso alquanto caotica e confusa. A differenza di quanto ci riportano i nostri mezzi d’informazione quello tunisino è un popolo che tutt’ora lotta per la libertà e la sua dignità, rivendicano non solo un posto di lavoro, ma chiedono welfare e la prospettiva di un futuro dignitoso; sono i giovanissimi a desiderare una trasformazione radicale e democatica. Le donne sono le più agguerrite, parlano con la rabbia in corpo, con la voglia di chi vuole cambiare veramente il proprio paese; una forte radicalità che mette sotto pressione il riformismo sociale debole del governo provvisorio. Dopo la conferenza stampa una parte della carovana ha partecipato all’assemblea con gli studenti e i disoccupati, presso la sede dell’Ugtt, il sindacato tunisino; per comprendere in maniera più approfondita le rivolte nel nord del Mediterraneo

Sabato 9 siamo partiti per il campo profughi. Lungo il tragitto ci siamo imbattuti in una protesta, che c’ha tenuto fermi più di un’ora, contro il governo da parte dei contadini. Anche i contadini non sono più disposti ad accettare compromessi e condizioni disumane e vogliono conquistare la loro dignità. Dopo ben 13 ore di viaggio arriviamo in quella “terra di nessuno”, la dogana che separa la Libia dalla Tunisia, dove migliaia di profughi che scappano dalla guerra chiedono rifugio. Ad oggi le persone che hanno varcato la frontiera, dalla quale vengono poi condotti in uno dei quattro campi, sono circa 230.000 tra uomini, donne e bambini. Uno dei campi si trova praticamente alla frontiera; il più grande viene gestito dall’esercito tunisino e dall’UHNCR ed ospita ad oggi circa 15000 profughi, provenienti dall’Africa centrale per lo più Somali, Eritrei e Ghanesi. Mentre gli altri sono gli altri due sono gestiti rispettivamente da Emirati Arabi Uniti e Croce Rossa Intenzionale. All’interno dei campi non ci sono libici : i feriti di guerra vengono lasciati morire dai seguaci di Gheddafi e coloro che riescono a varcare la frontiera, vengono minacciati psicologicamente. All’interno del campo di Ras Jadir la situazione è di emergenza, i profughi lamentano scarsità d’acqua e cibo e le condizioni igenico-sanitarie sono precarie. E’ stato allestito un reparto psichiatrico per profughi e militari. Nell’immediato, psicologi, psichiatri e dentisti sono le figure più richieste e necessarie all’intero dei campi. Inoltre negli ultimi giorni, le temperature si stanno facendo sempre più alte e il problema della fuoriuscita degli scorpioni, serpenti e altri animali sta diventando molto grave. Per motivi di sicurezza e per non creare disagi ci siamo fermati a dormire a pochi km dal campo, il giorno seguente un gruppo è tornato per continuare a documentare la situazione. Dopo di che ci siamo messi sulla via del ritorno e dopo altre 12 ore di viaggio siamo finalmente arrivati a Tunisi. La mattina seguente rientro in Italia..

La carovana ha visto l’unione di due culture tanto diverse quanto vicine, quella che ci hanno dato i tunisini è senza dubbio una vera e propria lezione d’ accoglienza.

Ringraziamo tutti coloro che ci hanno aiutato in quest’esperienza e tutti i fabrianesi che hanno donato materiale; i pensieri ora vanno alla prossima carovana.

 

Per la raccolta fondi per la prossima carovana è possibile effettuare la propria donazione al C/C Banca Etica dell’Associazione Ya Basta! Marche IBAN IT41R05018028 0000 0000 112064, indicando come causale “Carovana Tunisia”.

Per informazioni sull’organizzazione e per partecipare alla raccolta del materiale:

tel 347/4701996 email unitiperlaliberta@gmail.com

Info per Fabriano 3920227238

Unis pour la libertè! United for freedom! Uniti per la libertà!


Report Carovana Uniti per la libertà dalla Tunisia alla Libia

Posted: Aprile 11th, 2011 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Report Carovana Uniti per la libertà dalla Tunisia alla Libia

 

Uniti per la libertà: report del primo giorno

Tunisi, 8 Aprile 2011

Mille modi per dire rivolta

Report della prima giornata della Carovana Uniti per la libertà

Uniti per la libertà: report del secondo giorno

Ras Jadir, 9 Aprile 2011

Lungo il bordo della guerra

Report della seconda giornata della Carovana Uniti per la libertà

Tunisia – Le due sponde

Report della terza e della quarta giornata della Carovana Uniti per la libertà

 

Tutti gli articoli sulla carovana qui


 

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