SUL CASO BEST

Posted: Gennaio 23rd, 2013 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su SUL CASO BEST

Alla Best di Cerreto d’Esi 125 operai sono stati bollati come esuberi, per essere destinati alla procedura di mobilità, senza l’attivazione degli ammortizzatori sociali. L’azienda, cui fa capo una multinazionale Americana, dopo aver sfruttato il territorio e le risorse locali ha ben deciso di abbandonare le fabbriche, portar via i macchinari, mandare a casa gli operai e delocalizzare.
Se il comportamento dei vertici aziendali non può che essere definito deplorevole, ancor più degradante è l’atteggiamento delle istituzioni competenti, che si sono limitate, nei casi più radicali, ad esprimere una timida solidarietà. Che il capitale corra dietro al profitto non è certo una novità,ma in una congiuntura storica come questa è inaccettabile che non esistano a livello Comunale una sensibilità e un’attenzione particolari nei confronti di situazioni come questa. E’ ora che gli enti locali si impegnino seriamente in un serio progetto sul lavoro, un progetto di recupero del territorio capace di rilanciare le potenzialità locali; il mero assistenzialismo serve solo a procrastinare il problema fino alla fine delle poche risorse welfaristiche messe a disposizione.
La solidarietà,anche la nostra non è produttiva di soluzioni pragmatiche, ma vuole essere militante, vuole essere appoggio incondizionato alle lotte rivendicative dei lavoratori.
Se la lotta degli operai della Best si radicalizzerà, sarà la degna risposta di un esercito di precari che si oppone ad un modello che affama i lavoratori, ad un silenzio istituzionale che asseconda la macelleria sociale dei licenziamenti di massa.

Centro Sociale Autogestito Fabbri


Comments are closed.