12/01/2010 Bloccato il primo sfratto

Posted: Gennaio 15th, 2010 | Author: | Filed under: Iniziative | Commenti disabilitati su 12/01/2010 Bloccato il primo sfratto

Come era lecito aspettarsi, le telefonate al coordinamento antisfratto, non si sono fatte attendere.

Tre famiglie nell’arco di due giorni ci hanno contattato esprimendo il loro disagio e richiedendo il nostro sostegno.

In particolare abbiamo aiutato una famiglia di migranti che avrebbe dovuto avere uno sfratto esecutivo il giorno 12 gennaio.

Gli attivisti del nucleo antisfratto, si sono recati presso l’appartamento alle ore 9:00 ed hanno aspettato insieme agli inquilini l’arrivo dell’Ufficiale Giudiziario, del propietario e del suo avvocato.

Alle ore 11:00 si sono presentati e, con gli attivisti del coordinamento, si è intavolata una trattativa che ha portato ad un rinvio dello sfratto esecutivo, successivamente in seguito alle dovute pressioni, il comune di Fabriano ha trovato una sistemazione alternativa alla famiglia attraverso l’utilizzo di un canone sociale.

La problematica non si esaurisce certo con questa iniziativa dato che a Fabriano sono già previsti più di 20 sfratti e molte altre procedure in attesa di divenire esecutive.

Per questo chiediamo con forza:

  • UNA MORATORIA DEGLI SFRATTI NEL NOSTRO TERRITORIO
  • UN REGOLAMENTO D’EMERGENZA SUL PROBLEMA CASA PER ARGINARE UNA SITUAZIONE OGNI GIORNO SEMPRE PIU’ CRITICA
  • LA RIAPERTURA DEI BANDI PERLE CASE POPOLARI
  • UN PIANO CASA PER IL LUNGO PERIODO

 
CSA FABBRI


PRESIDIO ANTIFASCISTA

Posted: Gennaio 13th, 2010 | Author: | Filed under: Iniziative | Commenti disabilitati su PRESIDIO ANTIFASCISTA

Domenica 17 gennaio alle ore 10.45 di mattina in piazza a Cerreto d’Esi
si svolgerà un presidio antifascista, tale iniziativa è stata indetta a
seguito di quella organizzata da Forza Nuova. Sentiamo la necessità
culturale e politica di sottolineare che i nostri territori,
generazione dopo generazione, sono e saranno sempre antifascisti.
Invitiamo tutte le
associazioni, i partiti e le forze
antifasciste a partecipare ed a testimoniare attivamente la centralità,
l’importanza e l’attualità dei valori nati dalla resistenza.

Gli antifascisti e le antifasciste del territorio montano

 

 


Una casa per tutte/i…NO AGLI SFRATTI!

Posted: Gennaio 9th, 2010 | Author: | Filed under: Iniziative | Commenti disabilitati su Una casa per tutte/i…NO AGLI SFRATTI!

Questa mattina, sabato 9 gennaio, "prima uscita" del Coordinamento
Anti Sfratto del Centro Sociale Autogestito Fabbri; è stato fatto un
presidio in Piazza del Comune dove sono stati distriubuiti più di
cinquecento volantini  in cinque differenti lingue.

NUMERO ANTI SFRATTO

3389944473

 

Contro la crisi:

BLOCCO DEGLI SFRATTI

In questo periodo in cui il nostro territorio sta vivendo una
profonda crisi, solo in parte legata a quella del capitalismo mondiale,
è in costante aumento il numero delle persone, italiani e non, che
hanno perso il posto di lavoro o che rischiano presto di perderlo. C´è
poi da considerare "l´esercito" dei cassaintegrati che, ad oggi, si
trova in mano una busta paga di molto ridotta e che,se le cose non
miglioreranno, rischierà in futuro di perdere anche quel minimo gettito
mensile.

In questa allarmante situazione si inserisce una problematica tutta nuova per Fabriano ed i comuni limitrofi: la questione abitativa.

Infatti con il diminuire del reddito, che in molti casi si è
dimezzato o addirittura è venuto del tutto a mancare, molte famiglie si
sono trovate in seria difficoltà per poter pagare il canone d’affitto o
la rata del mutuo. Poco tempo fà un eclatante gesto di disperazione ha
visto come protagonista una donna che ha minacciato di darsi fuoco in
consiglio comunale perché era stata sfrattata. Di fronte a questa
problematica, che rischia letteralmente di esplodere in un territorio
in forte impoverimento come il nostro, il CSA Fabbri ha deciso di creare un coordinamento anti-sfratto per impedire che le persone perdano un diritto fondamentale, cioè quello di avere un “tetto” sotto cui vivere..

Per questo invitiamo chiunque, fosse sotto sfratto o abbia problemi con la casa,

a contattarci al

NUMERO ANTI SFRATTO 3389944473


If you were under threat of eviction or had accomodation issues please contact us

Nous
invitons toute personne qui est sous la menace d’expulsion de sa maison
ou ont des

problèmes avec la maison CONTACTER NOUS.

 

Invitamos cualquiera fuera en desahucio o tenga problemas con su casa a llamarnos

نحن ندعو أيشخص تحت التهديد بالطرد من منزله أو لديهم مشاكل مع بيت

.اتص بنا

 

– Per il blocco immediato di tutte le procedure di sfratto.

– Per la ricostruzione di un patrimonio d’edilizia pubblica e contro le speculazioni edilizie.

– Per la ristrutturazione ed il mantenimento in buono stato delle case popolari .


Per l’ampliamento dei parametri di accesso alle graduatorie per gli
alloggi pubblici, considerando l’attuale situazione di crisi e
precarietà del mondo del lavoro.

– Per il monitoraggio reale dei canoni di affitto del mercato privato.

-Per una tutela legale ed economica di chi denuncia gli affitto in nero.

Perché nessuno sia costretto a vivere in cantina, in macchina o sui marciapiedi della nostra città:

Diritto alla casa per tutte/i

 

COORDINAMENTO ANTI-SFRATTO

 CENTRO SOCIALE AUTOGESTITO FABBRI

Fabriano Località Ca’ Maiano – email: collettivofabriano@libero.it

 


Lettera al direttore ….NO AL NUCLEARE

Posted: Gennaio 7th, 2010 | Author: | Filed under: Iniziative | Commenti disabilitati su Lettera al direttore ….NO AL NUCLEARE
Gentile direttore,

le scriviamo in merito all’opuscolo ricevuto con l’Azione del 2 gennaio 2010, con il quale si tenta di fornire un quadro della situazione energetica italiana e mondiale, ma che presenta delle importanti omissioni. Anche se la Santa Sede recentemente si è espressa a favore dell’energia nucleare per scopi civili, oggi si manifesta la necessità di sviluppare un’importante riflessione su questa tematica che spesso non è trattata adeguatamente dai media tradizionali. Nel nostro paese, con la legge 23 del luglio 2009, si è girata un’importante pagina della nostra storia e ciò è avvenuto senza che vi sia stata un’attenta riflessione sulle reali conseguenze della reintroduzione dell’energia atomica in Italia, né un serio dibattito pubblico di approfondimento. Con una tale scelta si è pensato di poter rendere il nostro paese meno dipendente dalle fonti energetiche estere (gas e petrolio) sulle quali oggi concentriamo gran parte della produzione elettrica nazionale; non va però dimenticato che le centrali nucleari necessitano di uranio 235 per il proprio funzionamento, una fonte di tipo non rinnovabile alla pari dei combustibili fossili e presente sul nostro pianeta in quantità molto limitate. L’idea di potersi slegare in parte dalle oscillazioni del mercato petrolifero è una pura follia se si considera che i principali paesi estrattori di uranio al mondo si contano sulle dita di una mano e che, data la limitatezza delle riserve, il suo prezzo è in continua ascesa dagli inizi del 2000. Inoltre, in considerazione dello sviluppo che la tecnologia nucleare sta conoscendo in gran parte del mondo, si prevede un aumento della domanda di uranio in futuro che renderà il suo prezzo instabile. Nei prossimi anni sul nostro territorio verranno installati 8 reattori che dovranno colmare il deficit energetico italiano ma, nonostante la maggiore produttività dell’energia nucleare rispetto a quella di altre fonti energetiche, i rischi che essa comporta sono inaccettabili. Il ritorno al nucleare rappresenta una scelta che non rispecchia il volere di una popolazione, ma quello di elite economiche e politiche che per i propri interessi sono allettate da un enorme business. La realizzazione di questi impianti si rivelerà un grande affare per le tantissime ditte di costruttori che sono presenti in Italia ed i costi di realizzazione a cui i contribuenti dovranno far fronte saranno superiori a quelli di molti altri paesi europei, considerando che si dovrà ricostruire il circuito di competenze e tecnologie del ciclo del combustibile. Grazie agli scrupolosi controlli sarà difficile assistere ad una nuova Chernobyl, ma questa tecnologia presenta comunque dei problemi di sicurezza, negli ultimi 20 anni infatti ci sono stati “piccoli” incidenti che hanno visto la fuoriuscita di radiazioni. Problematica è anche la gestione delle scorie, ogni  impianto nucleare produce un quantitativo di scorie e gran parte della centrale stessa, a fine vita, diventa una scoria da conservare per tempi lunghissimi. Nessun Paese ha ancora trovato la soluzione per la gestione di lungo termine delle scorie, questo oltre a rappresentare un costo economico poco calcolabile costituisce anche un’eredità velenosa che lasceremo alle generazioni future. Il nucleare viene pubblicizzato come una fonte di energia pulita che non emette CO2, ma questo è vero solo in parte, infatti se si pensa agli altissimi costi ambientali e alle innumerevoli quantità di gas serra che vengono immesse in atmosfera durante la costruzione degli impianti si riesce facilmente a smentire tali affermazioni.
Al giorno d’oggi sul nostro pianeta le principali emissioni di gas serra derivano dai trasporti, dagli allevamenti intensivi, dal riscaldamento delle abitazioni e dalle centrali a carbone, se veramente si vuole scongiurare il cambiamento climatico sono questi i settori in cui bisogna intervenire. Concetti portati avanti e ribaditi a Copenhagen, in occasione del COP15 sul clima, dai movimenti per la difesa dei beni comuni, tra cui la rete Italiana “See you in Copenhagen “,  ai quali il Centro Sociale Autogestito Fabbri ha dato il proprio appoggio. Approfittiamo di questo articolo per ricordare a tutti che il Dott. Luca Tornatore, astrofisico dell’università di Trieste  è ancora in carcere in Danimarca, dopo essere stato arrestato la notte tra il 14-15 dicembre nei rastrellamenti della polizia nel quartiere Christiania durante i giorni  del vertice. Tornatore è stato trattenuto in quanto  esponente di spicco della rete Italiana “See you in Copenhagen”,  sono state raccolte in pochi giorni quasi 1000 firme per la sua liberazione, la prima firmataria dell’appello è stata Margherita Hack, professoressa emerita di Astronomia presso l’Università di Trieste. Purtroppo il Dott. Tornatore, come molti altri, è ancora in carcere solo per “essersi esposto” per qualcosa in cui crede, cioè la giustizia climatica.
Dobbiamo far cadere il mito di una crescita infinita con la quale l’industria nucleare, promuovendosi come pulita e rispettosa della natura, tenta di utilizzare la crisi climatica per i propri interessi, allo stesso tempo bisogna smascherare le ipocrisie del “capitalismo verde”. Pensare di ridurre le emissioni di CO2 in questo modo non è solo il frutto di illusione e di scelte energetiche pericolose per ambiente e società, ma costituisce anche un inganno verso quelle persone che quotidianamente subiscono sulla propria pelle gli effetti del “global warming”. Il nostro pianeta ha bisogno di una giustizia climatica che può derivargli solamente da scelte attente e responsabili, deve essere il sistema a cambiare e non il clima, devono essere le modalità di produzione e di consumo a doversi fare promotrici di una sensibilità che soddisfi le nostre esigenze e che risulti compatibile con l’ambiente in cui viviamo.
L’autosufficienza energetica che vuole conseguire il nostro paese non può derivare da scelte in grado di mettere in serio pericolo la popolazione e l’ecosistema bensì dall’utilizzazione delle fonti rinnovabili, che presentano un impatto ambientale minimo o nullo. L’inadeguatezza delle grandi centrali risulta evidente in considerazione dell’immissione di energia prodotta su una rete elettrica risalente agli ani ’60, che presenta alti tassi di dispersione. Quindi si manifesta la necessità di un ripensamento della produzione energetica, non più concentrata solo in grandi impianti, ma diffusa sul territorio in piccole centrali e in gran parte degli edifici, in particolare quelli pubblici sui quali esiste anche una normativa in materia di pannelli solari. Inoltre bisogna puntare sull’eolico, una fonte troppo spesso sottovalutata in Italia, che grazie alle piattaforme off-shore è in grado di produrre grandi quantità di energia senza alcun impatto paesaggistico. Infine le misure di efficienza energetica possono riuscire a risparmiare dal 30% al 40% dell’energia che normalmente si disperde. Le scelte energetiche di un paese non possono essere appannaggio di un’elite economica e politica pronta a difendere gli interessi di grandi lobby, ma devono essere il frutto di scelte della popolazione.

SYSTEM CHANGE, NOT CLIMATE CHANGE…
NO AL NUCLEARE!!!

CENTRO SOCIALE AUTOGESTITO FABBRI

 


In relazione all’assemblea “pubblica” dei sindacati del 17/12/2009

Posted: Dicembre 18th, 2009 | Author: | Filed under: Iniziative | Commenti disabilitati su In relazione all’assemblea “pubblica” dei sindacati del 17/12/2009

Il 17 dicembre si è consumata a Fabriano l’ennesima farsa sindacale.

Una passerella di sindacalisti e politici che ha visto la presenza di Guglielmo Epifani segretario generale della CGIL, Raffaele Bonanni segretario generale CISL e Carmelo Barbagallo segretario nazionale UIL.

Prima dell’inizio dell’assemblea una delegazione degli “Effetti Collaterali” ha incontrato Epifani per chiedergli di poter leggere un documento, ma l’incontro pubblico si è rivelato un’assise blindata in cui è stato impedito di parlare agli stessi operai che il 5 novembre hanno occupato gli uffici dell’Antonio Merloni.

L’occupazione è stata volutamente silenziata dai portavoce delle sigle sindacali e questo perché era nata spontanea e autogestita dai lavoratori in lotta.

Il gruppo Effetti Collaterali, che raccoglie operai dell’Antonio Merloni e di altre realtà lavorative del territorio (molti dei quali delegati RSU), studenti, migranti e gli attivisti del CSA Fabbri, visto l’impedimento esercitato dalla burocrazia sindacale, a leggere un intervento che rivendicava l’occupazione, ha deciso di fare una doverosa forzatura all’interno dell’assemblea e di prendere la parola.

Il servizio d’ordine dei sindacati ha cominciato ad usare la forza per impedire ai compagni di parlare, dopo di che sono intervenute le forze dell’ordine che hanno bloccato lavoratori e studenti; “accompagnati fuori” gli è stato impedito di rientrare all’assemblea. Fuori intanto il reparto mobile si preparava ad intervenire, ma fortunatamente è stato bloccato.

Questa è la loro democrazia, il loro modo di governare le contraddizioni è quello di stampo fascista che toglie con la forza il diritto di parola, il loro modo di risolvere la crisi è quello di fare passerelle autocelebrative.

Oggi i vertici dei sindacati, compresa la CGIL, hanno cacciato dall’assemblea i lavoratori, molti dei quali loro tesserati.

Gli Effetti Collaterali hanno tenuto una conferenza stampa, a seguito dei fatti, in cui hanno denunciato il grave gesto di intolleranza e hanno rinnovato la volontà di continuare le lotte insieme ai presidi.

Da Lama ad oggi veramente poco è cambiato, quando i lavoratori e gli studenti autorganizzano le loro lotte il sindacato è subito pronto a silenziare ed ostacolare processi di indipendenza e autonomia.

A maggior ragione nel nostro territorio che ha visto le organizzazioni sindacali assenti o in commistione con politica e classe imprenditoriale.

Centro Sociale Autogestito Fabbri – Fabriano . 

COMUNICATO STAMPA 18/12/2009

Il gruppo Effetti Collaterali è composto da lavoratori,studenti,migranti,precari
e vuole rivendicare la sua presenza all’iniziativa che si è svolta
durante l’assemblea dei sindacati di giovedì 17 dicembre.Durante
l’assise pubblica una quarantina di persone, appartenenti agli
Effetti Collaterali,
di cui solo una parte attivisti del csa Fabbri, ha richiesto la
possibilità di leggere un documento in cui si rivendicava l’occupazione
degli uffici dell’Antonio Merloni da parte di alcuni operai, ciò è
stato vietato dai dirigenti sindacali in modo anti democratico,usando
anche la forza.Tra gli
Effetti Collaterali, che hanno protestato, erano
presenti anche molti lavoratori, appartenenti anche alle stesse sigle
sindacali che li hanno cacciati, e rappresentanti delle rsu di molte
aziende del territorio.
I dirigenti sindacali hanno usato la
forza e l’arroganza contro gli stessi iscritti e non solo contro gli
attivisti del csa Fabbri e hanno avuto la grave responsabilità di
creare una frattura con gli stessi lavoratori che in teoria avrebbero
dovuto rappresentare.

 

EFFETTI COLLATERALI

A seguito il comunicato che ci è stato impossibile leggere:

 

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STRISCIONI DEL FABBRI PER LA CITTA’. CON IL CUORE A COPENHAGEN….CLIMATE JUSTICE NOW”

Posted: Dicembre 10th, 2009 | Author: | Filed under: Iniziative | Commenti disabilitati su STRISCIONI DEL FABBRI PER LA CITTA’. CON IL CUORE A COPENHAGEN….CLIMATE JUSTICE NOW”

Lunedì 7 dicembre  è iniziato a Copenhagen il COP15, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che terminerà il prossimo 18 dicembre.
Ancora una volta come in passato il vertice tratterà di questioni climatiche,l’emissione di CO2; va detto che al giorno d’oggi paradossalmente non siamo più vicini alla riduzione delle emissioni di gas serra di quanto non  lo fossimo quando i negoziati internazionali iniziarono, 15 anni fa.
Molto probabilmente non verranno neanche presi impegni concreti a breve termine, visto che si parla del  2050 come impegno a lungo termine, per scongiurare un sicuro fallimentocome è stato per gli scorsi negoziati.

Nel vertice danese a differenza di quelli passati va considerato lo “sfondo globale”, che è d’importanza centrale,cioè la crisi economica mondiale, la questione ecologica  dovrà rapportarsi a tutto questo, poiché la  crisi mondiale è estremamente collegata alle questioni dell’ambiente, delle risorse e dell’energia. Il “capitalismo verde” non può,né deve, essere la soluzione, il nostro pianeta non è illimitato per questo è necessario investire in alternative sicure, certe e sostenibili, ma facendo molta attenzione che tutto questo non diventi la nuova fonte di speculazione,colorare di verde il sistema economico capitalistico, senza modificare le sue metodologie di speculazione e di funzionamento non ha senso poiché sono esse che hanno determinato la crisi mondiale. Non abbiamo bisogno di un “green business” ma di certezze per miliardi di persone indigenti, senza acqua e abitazione e impossibilitate ad accedere alla sanità. E’ necessario iniziare
una mobilitazione mondiale sulla crisi climatica e sulle devastazioni
ambientali poiché tali fenomeni rappresentano la crisi ad ogni suo livello: dalla finanza alle guerre passando per le migrazioni dei popoli.
Queste tragedie sono il frutto del sistema capitalistico e proprio per questo motivo non ci interessano tatticismi politici né approcci ideologici che pretendono di avere una risposta per tutto. Purtroppo non saremo presenti fisicamente in Danimarca, ma i nostri striscioni appesi per la città vogliono esprimere la nostra vicinanza a tutti gli uomini e le donne dei movimenti sociali, ambientalisti, delle comunità indigene, che da tutti i continenti saranno nelle strade di Copenhagen per ribadire che le risorse naturali dei nostri territori non sono una merce, ma dei beni comuni che dobbiamo difendere per garantire un
futuro a noi e alle generazioni future. Abbiamo il diritto e il dovere di
decidere sul futuro della nostra terra. Parallelamente al vertice è in
svolgimento il “Klima Forum” un spazio di discussione e analisi costituito dal basso,  perché l’unica inversione di rotta possibile è quella che i movimenti sociali stanno costituendo con lotte, giorno dopo giorno, con   le battaglie globali e locali in difesa del territorio, dei beni comuni creando così una via d’uscita dalle crisi in cui l’ambiente, la dignità umana, i beni comuni e tuttele nostre attività siano salvaguardate dalle politiche di chi, devastando i territori, ha provocato l’attuale disastrosa situazione.
Le battaglie per la difesa dell’ambiente e dei beni comuni passano attraverso le mobilitazioni delle comunità in lotta: dal comitato No Centrali Api, a quello di Chiaiano contro la discarica,passando per la rete No Tav fino alle rivendicazioni dei movimenti per la tutela e la difesa dell’acqua pubblica e tanti altri ancora.

 

A DIFESA DEI BENI COMUNI E DELLA DIGNITA’ UMANA

CON IL CUORE A COPENHAGEN


Occupazione Antonio Merloni – giornata finale

Posted: Novembre 8th, 2009 | Author: | Filed under: Iniziative | Commenti disabilitati su Occupazione Antonio Merloni – giornata finale

Questo è il resoconto dettagliato dell’ultima giornata di occupazione:

ore 08:30 la manifestazione studentesca del collettivo 70C arriva al presidio.


ore 10:30 giunge la notizia che, dopo una notte di trattative, gli operai hanno raggiunto l’accordo con le istituzioni.

ore 10:40 conferenza stampa degli occupanti che si dichiarano sufficientemente soddisfatti dai risultati ottenuti:

  1. Chiarezza e trasparenza sugli eventi che hanno portato
    all’attuale situazione rompendo così, quel muro di omertà che ha
    caratterizzato la recente storia dell’Antonio Merloni.
  2. L’impegno
    scritto da parte del sindaco di Fabriano Roberto Sorci, di farsi
    interprete presso la regione Marche ed il ministero, della modifica
    della legge Marzano, al fine di permettere di prendere in un unica
    soluzione, tutti i soldi previsti per la sua durata.
  3. L’inserimento nell’Accordo di Programma tra stato e regioni,
    di soldi ed incentivi in favore di quei lavoratori che hanno perso
    l’impiego e non saranno riqualificati, ma che vogliono costruire nuove
    forme di attività incentrate sulla loro auto organizzazione.

 

Barbara, a nome degli operai, ha rimarcato che questo è l’inizio
di un percorso di lotte nel territorio sottolineando l’importanza
culturale e politica di questo evento per il territorio fabrianese.
Inoltre, ha promesso che la realizzazione degli impegni sarà vigilata e
monitorata dagli operai in ogni suo passaggio.

il video della conferenza stampa finale

 

di seguito alcune foto dell’arrivo del collettivo 70C

 

 


L’OCCUPAZIONE CONTINUA!!!

Posted: Novembre 6th, 2009 | Author: | Filed under: Iniziative | Commenti disabilitati su L’OCCUPAZIONE CONTINUA!!!

venerdì 6/11/2009 ore 10:00

Gli operai dell’Antonio Merloni
hanno tenuto una conferenza stampa di fronte agli uffici. E’ stato
richiesto un’incontro con il presidente della regione Spacca, il
sindaco Sorci e le sigle sindacali.

L’incontro avverrà oggi alle 16.


L’occupazione andrà avanti finché non si avranno certezze.

 

 

 


5/11/2009 Fabriano – Occupata la Antonio Merloni

Posted: Novembre 5th, 2009 | Author: | Filed under: Iniziative | Commenti disabilitati su 5/11/2009 Fabriano – Occupata la Antonio Merloni

(Articolo a cura della redazione di Glomeda Comunicazione/Global Project )

 

Da questa mattina un gruppo di operai dell’Antonio Merloni di Fabriano
si trova all’interno degli uffici della direzione aziendale di via
Veneto.
I lavoratori sono entrati in azione oggi, giornata
dell’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico sul futuro del
gruppo che versa in una grave crisi industriale, in amministrazione
controllata da oltre un anno, con una cassa integrazione che dura da 18
mesi e nessuna manifestazione d’interesse per l’acquisizione.
Il
gruppo degli occupanti è sostenuto da un presidio di lavoratori del
distretto industriale fabrianese e attivisti del Csa Fabbri di Fabriano.

Il comunicato di solidarietà del Csa Fabbri

 Queste le richieste dei lavoratori:

L’Antonio Merloni da oggi è occupata dai lavoratori

Riteniamo
che le questioni relative alla nostra situazione siano state affrontate
con poca trasparenza da parte di tutti: istituzioni e organizzazioni
sindacali
chiediamo:
    – Risposte certe sul nostro futuro;
    – Che siano salvaguardati tutti i dipendenti dell’azienda;
   
– Che le organizzazioni sindacali e le istituzioni lavorino perché la
Marzano non sia un paracadute per arrivare alla fine, ma che durante
gli anni si impegnino per riconvertire e creare nuove forme di lavoro;
   
– Si dia opportunità ai lavoratori di rimettersi in gioco, avendo la
possibilità di accedere ad un reddito garantito, che possa permettere
anche di creare nuove forme di lavoro

I lavoratori

 


16/10/2009 contestazione al convegno “Dopo la crisi: cosa abbiamo imparato?”

Posted: Novembre 4th, 2009 | Author: | Filed under: Iniziative | Commenti disabilitati su 16/10/2009 contestazione al convegno “Dopo la crisi: cosa abbiamo imparato?”

Venerdì 16 ottobre presso l’oratorio della Carità di Fabriano la Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana insieme alla sua fondazione  ha organizzato un convegno dal titolo “Dopo la crisi: cosa abbiamo imparato?”
Sono stati invitati come relatori, tra gli altri, il Presidente della regione Spacca, il vice-presidente della provincia Sagramola,  il Senatore del Pdl Francesco Casoli, la deputata del PD Maria Paola Merloni e l’economista Giacomo Vaciago (editorialista de IlSole24Ore e docente presso l’Università Cattolica di Milano).
Mentre la “tavola rotonda” stava per iniziare quattro rappresentanti della “Magna Fabrianum”, nuovissima holding che,  dalla crisi, ha imparato una cosa: per uscirne bisogna reinvestire interrompevano l’inizio del convegno. L’amministratore delegato Luther Blissett illustrava alla platea il piano di acquisizione che  comprende: Antonio Merloni, Fabriano Basket, Carifac e Università di Fabriano mentre i suoi collaboratori distribuivano liquidità agli oratori e al pubblico in sala.
L’azione è terminata con la lettura di un comunicato del CSA Fabbri.

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