Quando il padrone ordina repressione.

Posted: Aprile 29th, 2010 | Author: | Filed under: Iniziative | Commenti disabilitati su Quando il padrone ordina repressione.

Nel momento in cui abbiamo visto salire
sul palco delle celebrazioni del 25 aprile il Senatore del PDL
Casoli, che già avevamo duramente contestato l’anno precedente, la
rabbia e lo sdegno hanno preso il sopravvento nei nostri cuori e,
spontaneamente, in più di cinquanta antifascisti abbiamo provato ad
impedire al simbolo della più becera destra reazionaria locale di
prendere la parola.

Subito le forze dell’ordine sono
intervenute permettendo al nostro caro Senatore di concludere il suo
breve discorso.

Nonostante ciò le urla dei compagni
immersi nel parapiglia e i fischi di molta altra gente presente alla
manifestazione, hanno reso inascoltato il fiato del relatore.

Due giorni dopo leggendo articoli di
giornale e locandine di regime, apprendiamo che sono partite le
indagini ed anche alcune denunce nei confronti di questi cosiddetti "ultras della politica", "nemici del confronto
democratico", "manipolo venuto per lo più da altre
città"".

Ci teniamo a precisare, che i compagni
che sono intervenuti nella contestazione a Casoli non erano un
manipolo ma più di cinquanta, e tutti del territorio fabrianese.

Ribadiamo inoltre, che il 25 aprile per
noi non è "la festa della libertà" e neanche più "la festa di tutti gli italiani" ma bensì la festa di
tutti gli antifascisti, quelli veri, di tutti coloro che credono
nella libertà, nell’uguaglianza, nella solidarietà e nella
giustizia sociale.

Non è la festa di chi usa questo
giorno come passerella, svuotata di ogni significato politico e
sopratutto non è la festa dei rappresentanti di un governo
autoritario con tratti di razzismo evidenti.

Non è quindi la festa né degli
xenofobi padani della lega, né dei "padroni di casa nostra" del
PDL.

Per questo continueremo con il nostro
antifascismo militante senza remore e non sarà certo una denuncia a
farci cambiare idea.

CONTRO IL FASCISMO ED IL REVISIONISMO


NON UN PASSO INDIETRO!


CSA FABBRI


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